Perchè scegliere la struttura delle nostre piscine
Le piscine in muratura costituiscono la soluzione da anni più utilizzata. Comunemente, chi pensa di farsi realizzare una piscina in cemento armato, crede nella solidità di quest’ultimo e, forse consigliato dall’impresa costruttrice, che conosce per lo più quel tipo di tecnologia, è portato a pensare che questa sia la miglior soluzione per una piscina di lunga durata. Ma non è così, o almeno non lo è più da qualche decennio. In effetti, le piscine in muratura danno l’idea di robustezza e flessibilità , di libertà nella scelta della forma, delle dimensioni e dei rivestimenti. Non tutti però considerano che il cemento armato presenta diverse limitazioni per quanto riguarda la durata nel tempo. Essendo il cemento un materiale poroso, deve essere opportunamente trattato, per renderlo impermeabile. Ma, nonostante ciò, l’acqua aggressiva della piscina può facilmente insinuarsi in una micro-fessurazione creatasi per gli assestamenti del terreno, raggiungere il ferro dell’armatura e ossidarla. Il ferro, gonfiandosi, sgretola ancora di più il calcestruzzo e, col tempo, per l’azione della ruggine, si corrode e si spacca. Questa tipologia di piscina non riesce peraltro a trattenere il calore dell’acqua e rischia di usurarsi facilmente se non sottoposta a manutenzione. Infine, sono molto soggette a lesionarsi, in zone a rischio sismico, come in Sicilia. La piscina, in pochi anni, è da ristrutturare. Quindi la costruzione di una piscina in muratura è la più costosa tra quelle disponibili, soprattutto per la voce montaggio e installazione, dove pesano i lavori edili necessari. Per la mancanza di una garanzia di durata, oltre che per i tempi lunghi di realizzazione, è tra le tecnologie che hanno un rapporto qualità -prezzo non degno dell’investimento che si sta affrontando. Per maggiori chiarimenti, clicca qui.
PRO
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Nessun Limite alle forme;
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PossibilitĂ di rivestimenti illimitati.
CONTRO
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Costose ed il cantiere è invasivo;
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Pratiche burocratiche complicate;
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Rischio di lesioni e/o assestamenti;
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Rischio distacco delle piastrelle;
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Soggette a dispersione termica;
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Manutenzione complessa.
La vetroresina presenta alcune importanti criticitĂ che la rendono sconsigliabile:
1. lo strato superficiale, detto GELCOAT, subisce velocemente una degradazione, con perdita di lucentezza;
2. una scarsa possibilitĂ di personalizzazione, in quanto bisogna attenersi:
I) alle forme, che sono disponibili sul mercato;
II) alle massime dimensioni, che è possibile trasportare con i mezzi meccanici;
III) ai mezzi, che riescono ad accedere ai luoghi, in cui si desidera realizzare la “Vasca” in vetroresina.
Quest’ultima, se non opportunamente protetta da muretti di contenimento e collocata su di una base in cemento armato, con spessore minimo di 20 cm e rete elettrosaldata, ha la tendenza a formare antiestetici rigonfiamenti, dovuti a deformazioni causate dalla spinta del terreno, causando, nella maggior parte delle volte, delle crepe al fondo della piscina.
La “piscina” in vetroresina, a causa del cloro e del sole, tende a sbiadire velocemente il colore. Quindi è necessario sverniciarla e ridarne il colore.
Infine, non conviene assolutamente svuotare la vasca, in quanto si rischia che il sole e le spinte del terreno danneggino notevolmente il rivestimento, formando delle crepe. Le “piscine” in vetroresina monoblocco sono una soluzione molto economica per chi desidera una “Vasca”, senza costi esagerati.
Ma si tratta, appunto, di “Vasca” e non di Piscina. Per maggiori chiarimenti, clicca qui.
PRO
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VelocitĂ nei tempi di costruzione;
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Risparmio dei costi di realizzazione.
CONTRO
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Trasporto complicato;
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Struttura difficile da installare;
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Poco resistente;
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Soggetta a scolorimento;
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Soggetta a rottura o deformazione;
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Manutenzione costante.
UNA SCONVOLGENTE VERITĂ€
Articolo tratto da: Campo Grande NEWS
I Casseri permettono la costruzione di piscine, a costi e tempi ridotti. Una volta pronti scavo e fondo, vengono posizionati i Casseri in polistirene provvisti di incastro, l’uno sopra l’altro, fino al raggiungimento della profondità richiesta.
Grazie alla leggerezza del materiale e grazie al facile trasporto, il montaggio dei Casseri in poliuretano avviene in poco tempo. Sui Casseri, in polistirolo compresso industrialmente, così posizionati, viene colato il calcestruzzo, nelle cavità dei blocchi, fino al riempimento di tutta la struttura. Infine vengono applicate membrane in PVC per rivestire l’interno della piscina.
In merito a tale tipologia di piscine, occorre però fare una precisazione: esse sono falsamente pubblicizzate come piscine in cemento armato (c.a.), in quanto tra i materiali impiegati, per la loro costruzione, vi sono ANCHE sia il calcestruzzo che il ferro di armatura. Tuttavia, per legge, un manufatto in c.a. deve essere monolitico, cioè formato da un unico blocco. Quindi, tutte le piscine in Casseri, costituite da blocchi di polistirolo EPS, NON SONO PISCINE IN CEMENTO ARMATO! Conseguentemente, sarebbe più corretto parlare di sistemi di prefabbricazione di vasche, con rinforzi in ferro e calcestruzzo, a struttura discontinua.
La differenza con la piscina in muratura riguarda proprio il Cassero.
Nelle piscine in muratura, il Cassero tradizionale in legno viene rimosso per essere riutilizzato. Nelle piscine in Casseri, invece, il Cassero diventa parte strutturale della piscina.
La struttura realizzata con i “Casseri a perdere” in polistirolo EPS, a causa della discontinuità dei blocchi, tende a lesionarsi, dato che lo spessore del cemento all’interno dei blocchi è ridotto e durante la gettata dello stesso si possono creare delle bolle d’aria.
Peraltro, queste strutture possono essere rivestite solo con il Liner in PVC, unico pezzo a sacco oppure armato.
La scarsa resistenza e durata del polistirolo fa sì che il poco cemento armato, contenuto all’interno dei blocchi, serva appena a contrastare la spinta del terreno.
PRO
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Peso Ridotto;
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Isolamento termico
(solamente nelle zone fredde).
CONTRO
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Limitata possibilitĂ di personalizzazione;
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Montaggio complesso e oneroso;
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Struttura discontinua;
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Tende a degradarsi e sgretolarsi;
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Scarse quantitĂ di cemento;
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Manutenzione Complessa e Costante.
Pratiche burocratiche dispendiose
Essendo una struttura realizzata anche con cemento armato, sebbene in quantità minima, è soggetta a presentazione di “calcoli al genio civile”, in quanto trattasi di opere murarie. Peraltro, la piscina, così composta, può essere garantita, per legge, solamente per 10 anni. Atre garanzie superiori (es. 20 anni o 30 anni) sono false e illegali.
Rivestimenti soggetti ad aggressione da muffe e formiche
Essendo il Cassero un materiale plastico non traspirante, la condensa che, inevitabilmente, si forma tra la parete in polistirolo EPS ed il rivestimento in PVC armato, causa la proliferazione di spore e muffe. AffinchĂ© queste muffe non aggrediscano il rivestimento in PVC della piscina, occorre mettere, tra la parte in Cassero e il rivestimento Liner PVC Armato, un “rivestimento antimuffa a permanenza attiva”, oltre ad eseguire un’ispezione annuale delle pareti dietro al rivestimento, in modo da trattarle con specifici prodotti antimuffa.
Ulteriori problemi delle pareti in Casseri sono:
- soggette a deformazione causata da ginocchiate o dalla semplice pressione delle dita;
- le FORMICHE!
La FORMICA Camponotus Ligniperda, tipica formica dell’area Mediterranea, preferisce fare i nidi in prossimità del terreno grazie alla sua maggiore umiditá. I siti tipici di nidificazioni di queste formiche infestanti spesso includono anche gli spazi vuoti nei muri e certi tipi di materiali isolanti, come appunto il polistirolo espanso dei CASSERI delle piscine.
Una Sconvolgente VeritĂ !
In seguito alla denuncia di una cittadina di Carrara, denuncia che finisce su RaiNews, non si placano le polemiche per il crollo dell’argine del fiume Carrione a Carrara, collassato nonostante i recenti lavori di ristrutturazione. L’argine era stato costruito utilizzando calcestruzzo e polistirolo.
I pannelli in Acciaio, NON LISCIO, hanno il vantaggio di essere facilmente trasportabili visto il peso ridotto della struttura.
Il montaggio di queste piscine, in alcuni casi, potrebbe essere complicato e potrebbe richiedere un ulteriore rinforzo perimetrale in cemento, prima di essere interrate. Tutto ciò a causa della differenza di spessore rispetto ai classici pannelli LISCI da 2 mm, con risvolto perimetrale di circa 13 cm, che consentono di avere una maggiore stabilità , già durante la fase di posizionamento. Inoltre, in questa struttura con pannelli in Acciaio NON LISCIO, è impossibile installare direttamente il rivestimento, Liner o PVC. Infatti, occorre collocare un ulteriore rivestimento plastico, che faccia diventare tale pannello liscio, affinché non si evidenzino le piegature del pannello tipiche di questa tecnologia, causate dalla spinta dell’acqua. Comunque, in alcuni casi, questo rivestimento plastico, a distanza di anni, potrebbe distaccarsi, se la piscina rimane vuota. Infatti, con la tipologia di rivestimento Liner è consigliabile non svuotare la piscina, proprio per evitare che si formino pieghe o distaccamenti dalla struttura e quindi si rendesse necessaria la sostituzione.
PRO
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FacilitĂ di trasporto;
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Peso ridotto.
CONTRO
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Montaggio complicato;
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NecessitĂ di ulteriori rinforzi perimetrali;
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Cantiere invasivo;
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Formazioni di pieghe o distaccamenti.
Liner a Sacco – Unico Pezzo
Il Rivestimento delle piscine, Liner a Sacco unico pezzo, realizzato in PVC (sacco di PVC pre-saldato), con uno spessore di 0.6/0.8 mm, comporta, soprattutto, il rischio di distaccamento dalle pareti. Ma si possono anche creare, nel telo in questione, pieghe, che renderanno difficoltoso il successivo riempimento della piscina.
La piscina, rivestita con Liner in PVC unico pezzo, non dovrà MAI rimanere vuota, neanche parzialmente, perchè la mancanza della spinta interna, dovuta, appunto, dall’ azione dell’acqua, altera gli equilibri del rivestimento stesso, causando antiestetiche pieghe, che non sarà più possibile togliere, con il conseguente rischio di rottura del telo a sacco.
PRO
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VelocitĂ di installazione.
CONTRO
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Formazione di pieghe;
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Alto rischio di rottura;
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Piscina non personalizzabile;
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Distaccamento del telo;
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Corrosione da disinfettanti;
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Manutenzione complessa.
Il gruppo di filtrazione monoblocco è uno dei prodotti, presente sul mercato, per la filtrazione di piscine interrate. Si tratta di un sistema di filtrazione installabile anche successivamente alla realizzazione della piscina, grazie al sistema di monoblocchi preformati. Dunque, esso è adatto, anche, per le ristrutturazioni di minipiscine.
Occorre, però, fare una precisazione. Questo gruppo filtrante:
a) non può, assolutamente, sostituire l’ impianto tipico della piscina, composto da filtro a sabbia e motore;
b) può essere usato solo per piccole piscine, di misura ridotta e poco profonde, in quanto sia skimmer che bocchette di mandata si trovano collocati nello stesso punto e ciò non garantirebbe un ricircolo ottimale, ma solo parziale, se la piscina fosse di grandi dimensioni.
*Immagini tratte e disponibili sul web